Mondadori
Napoleone. L'ombra della rivoluzione
Bart Van Loo
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 504
«Chi potrà mai spiegare, descrivere o comprendere Napoleone?» si chiedeva Honoré de Balzac. Chi riuscirà a decifrare, al di là dell'iconografia sontuosa, il mistero del giovane generale còrso capace di persuadere milioni di francesi che fosse proprio lui l'uomo che stavano aspettando? L'uomo che nell'arco di vent'anni ha dominato l'Europa alla testa di un'armata invincibile, ha donato al mondo il primo codice civile moderno, ha conquistato ed esercitato un potere assoluto, ha causato milioni di vittime e ha trascorso i suoi ultimi giorni confinato su un'isola sperduta dell'Atlantico, dove, con le sue memorie, ha saputo reinventare se stesso consegnandosi al mito? Bart Van Loo, saggista e storico fiammingo, trova una possibile risposta a queste domande negli anni affascinanti e turbolenti della Rivoluzione francese. Anni che decretarono la fine del sistema feudale e l'abolizione dei privilegi della nobiltà e del clero, celebrarono i diritti dell'uomo e con il Terrore giacobino finirono per soffocare il Paese nel sangue. In quel caos di odio e anarchia, Napoleone mosse i primi passi come soldato dell'ancien régime, sfruttò abilmente occasioni e incontri con politici potenti, piegò le circostanze alla propria hybris e al proprio sconfinato arrivismo. Fu, letteralmente, l'erede della rivoluzione, all'ombra della quale si svolse ogni sua azione, dalla trionfale campagna d'Italia al drammatico epilogo di Waterloo. La rivoluzione fu lo sfondo in cui l'eroe leggendario di Arcole e l'essere umano in carne e ossa - con i suoi errori, i crimini e i successi, i dubbi, gli amori, le malattie e i periodi di depressione - si sovrapposero, spesso confondendosi tra loro e confondendo i contemporanei, che del provinciale arrivato a guidare un impero seguirono ciecamente ogni impresa o detestarono la smisurata fame di gloria e di potere. Con uno stile vivido e coinvolgente, Van Loo restituisce non solo il ritratto di una figura monumentale, capace ancora oggi di suscitare fascino e interrogativi, ma anche un affresco lucido e potente dei paradossi di un'epoca. Un invito a riflettere sul prezzo del potere e sull'eredità rivoluzionaria.
La signora che rispondeva alle lettere
Catherine Siguret
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 240
All'inizio degli anni Sessanta, a Veules-les-Roses, un piccolo villaggio della Normandia, comincia a circolare una notizia che ha dello straordinario: le lettere indirizzate a Babbo Natale non solo arrivano veramente a destinazione, ma ricevono anche risposta! Dietro questa tenera trovata c'è Magdeleine Morin, responsabile dell'ufficio postale del paese, che, in barba alla regola che le imporrebbe di gettar via le letterine dei bambini, decide invece di aprirle e di fare tutto il possibile per realizzare i sogni che contengono. Ma, all'interno di quelle piccole buste, Magdeleine non trova soltanto richieste di nuovi giocattoli o altri regali: molti bambini scrivono a Babbo Natale per confidargli segreti e ingiustizie, o per chiedergli aiuto per affrontare paure, problemi in famiglia e dubbi che non sanno a chi affidare. Anche se sa di mettere a rischio il suo posto di lavoro, Magdeleine non può fare a meno di seguire il cuore, e così decide di rispondere, nel tentativo di aggiustare le cose e salvare la magia del Natale. Ispirato alla storia vera di Magdeleine Homo e della nascita della Segreteria di Babbo Natale - servizio ufficiale delle Poste francesi, istituito nel 1962 e attivo ancora oggi -, "La signora che rispondeva alle lettere" è molto più di un racconto natalizio: è una storia di emancipazione femminile e solidarietà, che celebra l'importanza dell'ascolto e la possibilità di fare la differenza, anche nei gesti più semplici.
La vedova
John Grisham
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 432
Simon Latch è un piccolo avvocato di provincia alle prese con un lavoro che non lo soddisfa – perlopiù fallimenti, multe e pignoramenti –, un matrimonio finito male, un imminente divorzio e un’attrazione fatale per il gioco d’azzardo. Non se la passa bene neanche economicamente e ha accumulato debiti che fatica a saldare. Le sue giornate scorrono tutte noiosamente uguali finché alla porta bussa Eleanor Barnett, un’anziana vedova di ottantacinque anni che vuole fare testamento. A quanto pare, il marito della signora le ha lasciato una fortuna considerevole di cui nessuno è al corrente. A Simon non sembra vero di trovarsi finalmente di fronte alla cliente più ricca della sua ventennale carriera: già pregusta lauti guadagni e decide di occuparsi del testamento in segreto, senza parlarne neanche alla sua fidata collaboratrice. Riempie la propria assistita di attenzioni e consigli, ma presto inizia a sospettare che la sua storia non corrisponda al vero. Quando Eleanor viene ricoverata per un incidente d’auto, all’improvviso la situazione precipita. Simon si ritrova sotto processo per un crimine che sa di non aver commesso: omicidio. Tutti gli indizi portano a lui e l’unico modo per salvarsi è trovare il vero assassino. Ambientato nella provincia rurale della Virginia, teatro di tante storie indimenticabili raccontate da John Grisham, La vedova non è solo un appassionante legal thriller ma anche un mystery inaspettato.
I sentieri degli aghi di pino
Mauro Corona
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 176
Non sono solo diverse, le vite dei due fratelli protagonisti del nuovo romanzo di Mauro Corona, sono inconciliabili. Cresciuti tra il respiro del bosco e lo sguardo severo e spoglio delle cime, il ragazzo e la ragazza hanno ricevuto gli insegnamenti del nonno, montanaro dalla saggezza antica, che ha tentato di trasmettere a entrambi il rispetto per la Natura in ogni sua forma e il valore della fatica buona, quella che rende prezioso ogni traguardo raggiunto. Eppure, ora che sono adulti, e quel tratto di sentiero condiviso è ormai alle spalle, i due hanno compiuto scelte diverse. Lei, affiancando agli studi scientifici i rimedi naturali custoditi dai vecchi del paese natio, ha messo al primo posto la salvaguardia dell'ambiente e ha sviluppato una sensibilità ecologista pura e intransigente. Lui, che dei moniti del nonno si è sempre fatto beffa, si è dato obbiettivi meno nobili, e della sua profonda conoscenza degli alberi ha fatto un'opportunità di guadagno. Così, se per la sorella il taglio di un bosco è un imperdonabile affronto e una stupida autocondanna per l'uomo, per lui è la normale conseguenza del progresso, il frutto dell'inarrestabile evoluzione che vede l'essere umano e le sue necessità al centro di tutto. Ritirato nella sua tana, tra i libri e le sculture che sono rimasti a fargli compagnia ora che la stanchezza lo ha allontanato dalle vette, il vecchio osserva questa nuova generazione un po' persa, con preoccupazione ma anche con la benevolenza di chi crede che, se le radici sono buone, non tutto è perduto. Mauro Corona sa essere al tempo stesso cantore di un passato che si sta perdendo e sentinella di un futuro pieno di incognite. In questo appassionato apologo, esplora le contraddizioni che sono alla base del rapporto tra l'uomo e la Natura, con lo sguardo di chi, dall'alto delle montagne, vede in anticipo arrivare la bufera, ma anche il primo bagliore di sole.
La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l'unità d'Italia
Gianni Oliva
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 228
Dopo l'Unità d'Italia, il Mezzogiorno precipita in una sanguinosa guerra civile. Da un lato, i ribelli si oppongono alle nuove istituzioni con violenza: teste mozzate esposte come trofei, stupri, soldati evirati. Dall'altro, lo Stato risponde con rastrellamenti, incendi di villaggi e fucilazioni sommarie. Ma etichettare tutti i ribelli come «briganti» e definire questa contrapposizione una «lotta al brigantaggio» è un errore, che produce una grave lacuna nella storiografia ufficiale. Per comprendere questo delicato momento della storia del nostro paese bisogna andare oltre le interpretazioni tradizionali e coglierne il carattere multiforme. Alla base c'è la questione della terra, che muove plebi impoverite, le quali vedono nel nuovo Stato non un'opportunità ma un ulteriore peso - a partire dalla coscrizione obbligatoria - e mettono in piedi rivolte che non hanno programma né direzione. Su questa instabilità sociale si innestano bande criminali, che talvolta si ammantano di valenze politiche ma che in realtà agiscono per il proprio tornaconto. Infine, agenti borbonici, papalini e reazionari locali non esitano a fomentare il caos per destabilizzare il neonato Stato italiano. La classe dirigente liberale, formatasi al Nord, ignora i problemi sociali del Mezzogiorno e, nell'ansia di legittimarsi agli occhi dell'Europa, risponde alle rivolte con la potenza del Regio esercito. Ne consegue un conflitto sproporzionato, in cui vengono mobilitati due terzi delle forze armate e si contano più vittime che nelle tre guerre di indipendenza messe insieme. In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai silenzi autoassolutori della storiografia ufficiale. Il risultato è un ritratto essenziale della nascita del nostro paese, fondamentale per comprendere le radici delle divisioni che lo attraversano ancora oggi.
Le sette meraviglie del mondo antico. Un viaggio attraverso i più grandi tesori della storia
Bettany Hughes
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 468
Magnifici giardini e misteriose piramidi, statue colossali e templi superbi: a partire dall'Età del bronzo fino al culmine dell'età ellenistica, lungo le rotte del Mediterraneo e seguendo le correnti dei grandi fiumi, il mondo antico si popolò di opere straordinarie. Le sette «meraviglie», così le chiamarono i greci che per primi le catalogarono. Dall'Egitto all'Asia Minore, dalla Grecia a Babilonia, esse collegavano l'Occidente e l'Oriente e disegnavano la mappa del mondo allora conosciuto. Prodigi architettonici, frutto dell'ingegno, della volontà, talvolta dell'immaginazione più sfrenata, le sette meraviglie non erano soltanto una tangibile rappresentazione del potere o della religione; ma davano forma e sostanza alle idee sulla politica, l'aldilà, la conoscenza e la natura, in una tensione perenne tra il desiderio di eternità e la fragilità della materia, tra l'illusione dell'onnipotenza e il limite delle possibilità umane. La piramide di Cheope, i giardini pensili di Babilonia, la statua di Zeus a Olimpia, il tempio di Artemide a Efeso, il mausoleo di Alicarnasso, il colosso di Rodi e il faro di Alessandria: queste meraviglie parlavano ai loro contemporanei, e i loro nomi hanno continuato a riecheggiare nei secoli come emblemi della gloria dell'antichità, anche dopo che il tempo, gli uomini o la natura le avevano ridotte in macerie o cancellate. Ma che senso hanno, per noi, oggi, queste spettacolari costruzioni? Perché ci affascinano ancora? Come scrive la storica britannica Bettany Hughes, ci sentiamo legati alle meraviglie dell'antichità perché ci fanno sognare, ci spingono oltre le possibilità che abbiamo come singoli individui, ci danno speranza. Ponte sospeso tra il passato e il presente, sembrano indicarci le meraviglie che saremo capaci di costruire nel futuro. Un libro affascinante, che non manca di attingere alle più recenti scoperte archeologiche, per una vivace ricostruzione ricolma di storie, di persone e di luoghi.
La lezione del Giappone. Il Paese che anticipa le sfide dell'Occidente
Federico Rampini
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 336
Il mondo sta riscoprendo il Giappone. Un sintomo è il boom di visitatori, che sconvolge un paese poco abituato all'overtourism. È una riscoperta che ha molte facce. La rinascita dell'industria nipponica è quasi invisibile, nascosta in prodotti ad altissima tecnologia di cui nessuno può fare a meno. Più vistoso è invece il «soft power» di Tokyo, che dilaga da decenni nella cultura di massa: dai manga agli anime, dai videogame alla letteratura, dal cinema al J-pop, adolescenti e adulti occidentali assorbono influenze nipponiche talvolta senza neppure saperlo. Il sushi è ormai globale quanto la pizza. Se si elencano tutte le mode nate nel Sol Levante, colpisce un'analogia con quel che fu l'Inghilterra dei Beatles negli anni Sessanta. Persino la sua spiritualità, dallo shintoismo al buddismo zen, ha esercitato una presa potente su noi occidentali, anticipando l'ambientalismo e il culto della natura come «divinità diffusa». Il Giappone è soprattutto un laboratorio d'avanguardia per le massime sfide del nostro tempo: fu il primo a conoscere denatalità, decrescita demografica, aumento della longevità. Dentro le soluzioni che sperimenta per invecchiare bene c'è una lezione per tutti noi. Federico Rampini, che lo frequenta da oltre quarant'anni, ci guida in questo viaggio fra i misteri di una civiltà antichissima e affascinante, un paese che condensa modernità e rispetto della tradizione come nessun altro, e ciononostante deve far fronte a numerosi paradossi: il paradiso delle buone maniere può essere vissuto come una prigione di conformismo, tanto che alcuni decidono di scomparire, evaporando nel nulla. E come conciliare i tassi di criminalità più bassi del mondo con l'esistenza della temuta mafia Yakuza? Anche la sua centralità geopolitica è fondamentale. Ottant'anni di dibattito sull'atomica acquistano una prospettiva nuova, quando li si ricostruisce da Hiroshima. Per non parlare del futuro della Cina e della sfida che essa lancia all'Occidente: nessuno è in grado di decifrarlo meglio dei giapponesi, che hanno millecinquecento anni di esperienza. Il Sol Levante, inoltre, è stato il primo a sperimentare i fulmini del protezionismo americano, fin dagli anni Settanta, ispirando Donald Trump. In un mondo in cui sempre più paesi riscoprono il capitalismo di Stato, le politiche industriali, la geoeconomia, la lezione del Giappone, preziosa quanto silenziosa, è la mappa di un futuro che riguarda tutti noi.
Quanto burro? 80 ricette abbondanti da condividere con tutti
Andrea Mainardi
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 228
"Benvenuto nel tempio dell'abbondanza, nel cerchio sacro del colesterolo, nel rifugio dei peccatori di gola, ovvero alla mia tavola. Nella mia vita sono stato uno chef da ristorante sofisticato ma anche un cuoco da battaglia. Mi piace preparare piatti concettuali, levando le lische ai pesciolini col bisturi, ma mi piace anche gustare sapori primordiali, come la cotoletta fritta in due etti e mezzo di burro o la pasta annegata nel sugo. A casa non pranzo con cappuccino di piselli, cozze e polvere di liquirizia o con fiori di zucchina essiccati per quattro ore, ma mi godo piatti extralarge di spaghetti al pomodoro o camionate di involtini di maiale insieme ad Anna, mia moglie, e a Michelle e Cesare, i miei figli. E la mia cucina è proprio come me, ha una doppia personalità. Dovrei forse scegliere tra le due? Mi sono risposto che no, sarebbe stato come rinunciare a una parte di me, e quindi ho fatto tutto, uattàa! Cucina sofisticata al ristorante, cucina che mi piace mangiare a casa sui social. È per questo che qui dentro ho deciso di mettere tutte le mie ricette del cuore, dall'aperitivo al dessert: involtini da competizione, focacce croccanti, lasagne goduriose, risi filanti, polpettoni atomici, spezzatini micidiali, fritti perfetti, dolci da sturbo. 80 ricette che nascono da ingredienti buoni, grassi e non, figli di una sapienza artigianale centenaria che dobbiamo conoscere e tutelare perché fa parte della nostra identità. E con questo mi pare di averti detto proprio tutto, quindi ora sto zitto: goditi le ricette. Uattàa!
Il cerchio dei giorni
Ken Follett
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 704
Il romanzo epico della costruzione di Stonehenge, ancora oggi uno dei più grandi misteri del mondo. Un cavatore di selce con un dono. Una sacerdotessa che crede nell'impossibile. Un monumento che definirà una civiltà. Seft, un giovane e abile cavatore di selce, attraversa la Grande Pianura sotto il sole cocente per assistere insieme al padre e ai due fratelli ai rituali che segnano l'inizio di un nuovo anno. Il ragazzo trasporta con fatica le pietre che verranno barattate alla Cerimonia di Mezza Estate, un appuntamento importante celebrato con canti e danze dalle sacerdotesse del luogo, cui partecipano tutte le tribù dei dintorni. Seft spera di incontrare Neen, la ragazza di cui è innamorato, e sogna di cambiare vita. La famiglia di lei vive in prosperità all'interno di una comunità di pastori, e gli offre una via di fuga dal padre violento e dai suoi spietati fratelli. Joia, la sorella di Neen, è una ragazza con grandi doti carismatiche. Da bambina, osservando affascinata la Cerimonia di Mezza Estate, sogna la realizzazione di un nuovo monumento miracoloso, un grande cerchio eretto con le pietre più grandi del mondo. Quando diventerà sacerdotessa avrà come principale alleato Seft che si dedicherà anima e corpo a questo progetto visionario e all'apparenza impossibile. Ma tra le colline e le foreste della Grande Pianura si preannunciano tempi difficili per tutti. Mentre la siccità devasta la terra, i pastori, i contadini e gli abitanti dei boschi sono sempre più sfiduciati, e un atto di violenza selvaggia porta a una guerra aperta... "Stonehenge è uno dei monumenti più iconici e riconoscibili al mondo, ma in realtà se ne sa molto poco. Come è stato costruito? Perché è stato costruito? Chi lo ha costruito? Ho raccontato in precedenza grandi conquiste umane e sono sempre stato attratto dalle storie di persone comuni che fanno cose apparentemente impossibili, e cosa c'è di più straordinario che la costruzione di questo monumento enorme? È un'impresa incredibile ed è uno dei più grandi misteri di tutti i tempi: un binomio fantastico per una storia." (Ken Follett)
Chi non legge è perduto. Cosa insegnano i grandi capolavori della letteratura
Vittorio Feltri
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 180
Se c'è qualcosa in cui noi italiani eccelliamo, è l'arte di raccontarci. Dalle botteghe artigiane ai bar di provincia, abbiamo affinato uno sguardo acuto sul mondo proprio nei luoghi in cui è nato il nostro senso di comunità, trasformando l'esperienza quotidiana in parole, modi di dire, battute, pettegolezzi e riflessioni profonde. È da questa materia viva che hanno attinto i nostri più grandi scrittori, da qui che sono nati i capolavori della nostra tradizione letteraria, nutrita di un immaginario collettivo in cui cultura alta e popolare si incontrano e si mescolano. I libri di Manzoni, Verga, Pirandello e di molti altri autori «che a scuola avete odiato con tanta passione» sono il cemento che tiene insieme l'identità nazionale di un popolo spesso diviso e confuso. Questo libro nasce dal desiderio di riscoprire l'energia e la vitalità di opere che ci appaiono lontane e polverose, ma che in realtà parlano ancora con forza al nostro presente: capolavori capaci di influenzare il nostro modo di pensare, di raccontarci e persino di fare politica. Con la sua penna caustica e spregiudicata, Vittorio Feltri mostra come questi testi siano una chiave per interpretare l'attualità, svelare le contraddizioni del potere e rileggere episodi della sua lunga carriera di giornalista, durante la quale è stato testimone diretto di alcuni tra i passaggi più significativi della storia italiana recente. Perché la letteratura, nell'epoca dei tweet e dei video di pochi secondi, resta uno degli strumenti più preziosi che abbiamo per coltivare e difendere il pensiero critico.
Esci da quella stanza. Come e perché riportare i nostri figli nel mondo
Alberto Pellai, Barbara Tamborini
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 213
Essere genitori competenti, capaci di «allenare» i nostri figli alla vita, non è facile. Soprattutto in questo inizio di terzo millennio, dominato dall'attrazione magnetica che il mondo online esercita su bambini e ragazzi. Da una parte, infatti, ci siamo noi adulti, con il nostro progetto educativo, desiderosi di fornire ai più giovani tutti gli strumenti di cui hanno bisogno per diventare grandi. Dall'altra c'è il marketing, che quando si rivolge ai nostri figli non ha alcuna attenzione per i loro bisogni di crescita. Anzi, strategicamente, identifica le loro fragilità e vulnerabilità per trasformarle in un'opportunità senza precedenti di profitto e manipolazione. Il risultato è che il cuore e la mente dei ragazzi vengono sempre più risucchiati dalle piattaforme online, un nuovo Paese dei Balocchi che possono frequentare senza limiti, nello spazio circoscritto delle loro stanze. Alberto Pellai e Barbara Tamborini, da anni impegnati sul fronte educativo, sollecitano i genitori, gli insegnanti e gli adulti in generale a riflettere e ad abbandonare la rotta percorsa finora, per imboccarne una completamente nuova. Tenendo come bussola il principio che sostenere la crescita delle giovani generazioni significa arginare la pervasività con cui il digitale e lo smartphone hanno aggredito la loro vita. Alla luce di questa convinzione analizzano due esperienze fondamentali dell'età evolutiva: il gioco e la socializzazione. Partendo da una critica tanto accurata quanto tagliente del modo in cui il mondo online le ha stravolte, Pellai e Tamborini offrono una serie di consigli concreti e validissimi per vincere la sfida oggi cruciale, ossia far uscire un figlio dalla propria stanza. Perché solo varcando la soglia di quello spazio angusto in cui - quasi senza accorgersene - si è recluso, potrà ritrovare la fatica, la bellezza e la libertà di diventare se stesso.
Alzarsi all'alba
Mario Calabresi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 168
Viviamo nel tempo della comodità, dove ogni cosa è studiata per sembrarci facile. Ci siamo illusi che ogni traguardo possa essere raggiunto con il minimo sforzo, che le scorciatoie siano vie preferenziali e la velocità un sinonimo di successo. Eppure, per milioni di persone la fatica non è solo una compagna di vita quotidiana, ma una cifra essenziale dell’esistenza, «figlia del senso del dovere, della responsabilità, dell’amore per la propria professione». È un giovane allenatore che insegna ai bambini la bellezza di essere tenaci, un marito che da venticinque anni si prende cura della moglie malata, un papà che corre le ultramaratone perché solo così ritrova la figlia che ha perduto, una donna che a 89 anni ogni mattina porta i fiori al marito e pulisce i bagni del cimitero perché tutti li trovino accoglienti e poi corre a infornare le focacce nel suo ristorante. E ancora, è un maestro di pianoforte che è salito nelle vigne del padre per non sprecare una vita di sacrifici, una restauratrice che coltiva la pazienza per salvare la bellezza, tutti coloro che fanno parte della pattuglia dell’alba che fa funzionare il mondo. «La fatica la devi adorare» ha detto Veronica, giovane atleta paralimpica, prima di sfidare la sabbia e l’acqua gelata del mare per allenarsi. Le sue parole, così audaci e controcorrente, sono state la scintilla che ha messo in moto questo libro. Nell’epoca del tutto e subito, Mario Calabresi ci invita a riscoprire il valore del tempo, della pazienza e della costanza attraverso un mosaico di vite che meritano di essere viste e riconosciute, anche quando la fatica non è una scelta ma un gesto estremo d’amore. Ci conduce così, senza retorica, ma con lo sguardo attento e partecipe del grande giornalista, in un nuovo viaggio, pieno di speranza.