Arti, cinema e spettacolo
Alpenglow. Ediz. italiana
Ben Tibbetts
Libro: Libro rilegato
editore: Ben Tibbetts
anno edizione: 2025
pagine: 320
Matisse. L'arte più grande
Anne Sefrioui
Libro: Libro rilegato
editore: L'Ippocampo
anno edizione: 2025
pagine: 172
La nuova collana L’arte + grande, proposta in una preziosa rilegatura, offre uno sguardo ravvicinato ai maggiori artisti di tutti i tempi. All’impeccabile riproduzione di decine di tele si aggiungono sei inserti pieghevoli di grande formato, che permettono di osservare alcuni di questi capolavori nei minimi dettagli. Dopo Monet e Van Gogh, ecco Henri Matisse. Dai primi passi al periodo fauve, dalla scoperta del Marocco all’abbagliante luce di Nizza fino alla poetica sintesi dei papiers découpés, il percorso di questo maestro del colore ha sempre mirato a una raffigurazione della realtà lontana da ogni mimesi, fondata piuttosto sulle proprie sensazioni interiori, con l’obiettivo di «vedere tutte le cose come per la prima volta». In questo volume, grandi opere più o meno note (tra cui Gioia di vivere, Lo studio rosso, La danza e La tristezza del re) vengono esposte come in un museo e accompagnate da un puntuale racconto biografico, per scoprire o approfondire la conoscenza di uno dei maggiori artisti del Novecento, infaticabile indagatore della «vera pittura».
Klimt. L'arte più grande
Philippe Thiébaut
Libro: Libro rilegato
editore: L'Ippocampo
anno edizione: 2025
pagine: 124
La ricerca di un’arte adeguata alla modernità spinge Gustav Klimt verso una nuova via espressiva, al confine tra sensualità e allegoria. Nell’effervescente Vienna di fine Ottocento, il pittore ottiene importanti commesse per la decorazione dei più prestigiosi edifici della Ringstraße, che già annunciano il rinnovamento perseguito dalla Secessione. Lo stile di Klimt si dispiega nel mirabile Fregio di Beethoven e nei seducenti ritratti femminili, nei vibranti paesaggi lacustri come nelle opere di Palazzo Stoclet. Dai suoi quadri, mosaici e affreschi traspare una conturbante bellezza, inno alla fragilità dell’essere umano in un’epoca tanto inquieta quanto feconda.
Come San Francesco inventò l'arte moderna. E altre storie della pittura da Giotto a Rembrandt
Philippe Daverio
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 256
«Il vero inventore dell’arte moderna è san Francesco.» È lui che con le sue prediche, all’inizio del XIII secolo, innesca un nuovo modello iconografico che esalta per la prima volta l’umanità e la corporeità di Cristo. Una rivoluzione teologica destinata a incarnarsi nella pittura e a trovare in Giotto il suo grande interprete ma anche a cambiare l’arte occidentale. Ed è solo una delle svolte storiche che Philippe Daverio propone in questo libro nato dai testi scritti per Passepartout. Con il suo inconfondibile tocco narrativo e la sua curiosa irriverenza, il grande critico ci accompagna in un coinvolgente percorso che spazia lungo i secoli alla scoperta delle figure eminenti che con le loro opere hanno lasciato tracce indelebili nella storia dell’arte italiana ed europea. Dallo studio delle proporzioni di Piero della Francesca alle follie prospettiche di Andrea Mantegna, dalla genialità poliedrica di Leonardo alla ricerca del bello di Raffaello. Un itinerario fra capolavori assoluti e gustosi dettagli: i maestosi ritratti di Tiziano, la sublime armonia delle ville palladiane, la magica luce di Vermeer, la brillantezza dei colori di Rubens, l’atmosfera delle corti europee, il fermento dell’ingegno artistico e tanto altro ancora. Una trama sapiente fra arte e letteratura, per trovare il vero attraverso il bello.
Roberto Bolle
Roberto Bolle
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2025
pagine: 176
Roberto Bolle attraversa mondi che spesso si ignorano: la danza, il costume, la comunicazione visiva. Questo racconto di immagini e parole ricostruisce il modo in cui li ha fatti dialogare. Osserva, infatti, da vicino, il percorso di un interprete che ha saputo trasformare il proprio ruolo, portando la danza classica fuori dai suoi contesti tradizionali e aprendola a un pubblico nuovo e più vasto. Un personaggio che, senza perdere di vista l'eccellenza artistica, ha costruito una presenza pubblica che unisce rigore e popolarità, diventando un simbolo riconoscibile della cultura italiana all'estero. Le immagini dei più celebri fotografi italiani e internazionali, fra cui Bruce Weber, Annie Leibovitz, Fabrizio Ferri, Mert&Marcus, Karl Lagerfeld Gian Paolo Barbieri, Giovanni Gastel, Piero Gemelli, Mario Testino, Paolo Roversi, Gianpaolo Sgura, e molti altri, sono accompagnate dalle parole dello stesso Bolle, e da quelle di amici, colleghi e personaggi della cultura, del teatro e della moda, che tracciano un ritratto a tutto tondo di un artista italiano noto in tutto il mondo e della sua sensazionale carriera. Questo libro è stato realizzato in collaborazione con Artedanza Srl e Fondazione Roberto Bolle.
Le rovine di Parigi. La Comune, l'amore, la guerra e la nascita dell'Impressionismo
Sebastian Smee
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 384
Tra l'estate del 1870 e la primavera del 1871 - l'«anno terribile», secondo la celebre definizione di Victor Hugo - Parigi affrontò due disastri politici e militari: prima l'assedio da parte delle forze prussiane, poi l'esperienza della Comune, repressa dall'esercito francese con sanguinosi scontri nelle strade del centro cittadino. Nelle pagine di "Le rovine di Parigi", il critico d'arte premio Pulitzer Sebastian Smee rivela come, a fare da sfondo alla nascita del movimento impressionista, non fu un mondo di placidi giardini ed eleganti ninfee, ma furono proprio quei giorni tumultuosi. Con una prosa coinvolgente e ricca di aneddoti, Smee racconta i mesi drammatici del 1870-71 attraverso gli occhi dei protagonisti dell'Impressionismo: Manet, Morisot e Degas, intrappolati a Parigi durante l'assedio; Renoir e Bazille, arruolati nei reggimenti fuori dalla capitale; Monet e Pissarro, fuggiti dal Paese appena in tempo. E ancora Hugo, Gambetta, Baudelaire, Nadar, Zola - figure che intrecciano politica, arte, letteratura e giornalismo nel panorama intellettuale densissimo di una città in trasformazione -, tra salotti borghesi e barricate, palloni aerostatici e opere d'arte imballate per fuggire dal Louvre. E, al centro del racconto, una storia d'amore ritratta con toccante precisione: quella tra due artisti - Édouard Manet, repubblicano militante e figura centrale dell'avanguardia, e Berthe Morisot, l'unica donna a ricoprire sin dall'inizio un ruolo centrale nel gruppo degli impressionisti - che scelgono di reagire al caos con una rivoluzione silenziosa: reinventare la pittura per dare forma a un nuovo sguardo sul mondo. L'Impressionismo, infatti, preferendo la luce, il presente, il transitorio alla rappresentazione della violenza e delle rovine del suo tempo, assorbe e sublima la precarietà della condizione umana. E proprio quel senso di transitorietà, che si riflette nel mutare delle stagioni e nell'impermanenza di tutte le cose, diventerà il più grande contributo del movimento alla storia dell'arte.
Zavattini A-Z
Guido Conti
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 336
Ci voleva la dimensione corale di un volume della collana A-Z per cogliere le diverse sfaccettature della vita frenetica, all'insegna di una rivoluzione continua, di Cesare Zavattini (lui che, tra l'altro, si firmava ZA): scrittore e inventore di collane di libri, umorista, giornalista e inventore di giornali, sceneggiatore di cinema e fumetti, scrittore per bambini, pittore, critico, editore, collezionista d'arte, teorico di cinema, di fotografia e letteratura, poeta e diarista, autore di teatro, regista, scopritore di talenti, creatore di iniziative culturali, di marketing pubblicitari.... Con un approccio critico innovativo, questo volume a cura di Guido Conti rilegge il suo lavoro di intellettuale all'avanguardia, radicato a Luzzara ma con una dimensione europea e mondiale, capace di influenzare le cinematografie di mezzo mondo. Amico di García Márquez, con il suo "realismo visionario" ha gettato le basi per il "realismo magico" sudamericano. Attraversando un secolo segnato da due guerre mondiali e da invenzioni tecnologiche come il cinema, la radio, la televisione in bianco e nero e a colori, il magnetofono, le nuove tecnologie di stampa, Zavattini sperimenta, innova, inventa. La sua figura sfugge a qualunque etichetta perché ne ha troppe. Testi di: Amedeo Anelli, Luisa Marinho Antunes, Roberto Barbolini, Paolo Barbaro, Giorgio Boccolari, Giorgio Casamatti, Maria Carla Cassarini, Roberto Chiesi, Guido Conti, Andrea Cortellessa, Gualtiero De Santi, Alberto Ferraboschi, Vanni Codeluppi, Michele Guerra, Cristina Jandelli, Daniela Marcheschi, Stefania Parigi, Gino Ruozzi, Lisa Sanguineti, Silvia Tomasi.
Il Secolo d'oro olandese
Jan Blanc
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 608
Gli storici dell’arte sono abituati a utilizzare l’espressione «Secolo d’oro olandese» per riferirsi alla civiltà dei Paesi Bassi della fine del Cinquecento e poi del Seicento, e in particolare all’esplosione artistica di quel momento straordinariamente fecondo. Jan Blanc, uno dei maggiori conoscitori del periodo, si propone di ridiscutere questa definizione, analizzando il modo in cui sono stati tracciati i contorni del XVII secolo dagli olandesi dell’epoca, oltre che dai loro contemporanei nel resto d’Europa. Questa età dorata è stata infatti un momento di profonde inquietudini e sconvolgimenti: tra i feroci conflitti che l’hanno attraversata e lo svanire delle tensioni religiose precedenti che ne ha fatto un’epoca di grande apertura e tolleranza. Un’epoca in cui le Province Unite hanno riaffermato la propria egemonia economica e commerciale, fondata soprattutto sui traffici e sul dominio coloniale. Intellettuali, poeti, filosofi e artisti hanno colto con la parola, il colore e le idee questa profonda trasformazione; studiare i loro contributi, nella varietà che offrono, consente di dare vita al composito ritratto di una nazione in divenire, dalla guerra degli Ottant’anni al primo decennio del Settecento. Da Frans Hals a Carel Fabritius, da Rembrandt a Vermeer, passando per interpreti meno noti ma altrettanto stupefacenti, un libro prezioso, ricco di meravigliose illustrazioni, che ricostruisce, con rara profondità storica, la cultura e la società che hanno dato vita a un periodo artistico irripetibile.
La luna vista dai maestri della stampa giapponese
Anne Sefrioui
Libro: Libro o carta ripiegata
editore: L'Ippocampo
anno edizione: 2025
pagine: 112
In Giappone la luna è da sempre al centro di importanti feste, riti e leggende. Onnipresente nell’immaginario di artisti e poeti, la sua cangiante apparizione scandisce tanto il tempo quanto le attività umane e il suo lucente biancore ammanta paesaggi naturali e panorami urbani. In questo cofanetto, le stampe di maestri dell’ukiyo-e quali Hiroshige, Hokusai e Kunisada colgono la delicata bellezza dell’astro notturno mentre si riflette sulle increspature di un lago o tra le onde di un ruscello, quando in primavera fa capolino tra i rami fioriti o fra gli uccelli in volo, o quando illumina i tetti delle pagode e le vette innevate.
Il cimitero di Monza. Arte monumentale
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2025
pagine: 128
Il volume, voluto dall’Associazione Amici dei Musei di Monza e Brianza, costituisce la prima pubblicazione dedicata al Cimitero Urbano di Monza, per far meglio conoscere un luogo di memoria, di arte e di storia legato al suo territorio: un vero museo a cielo aperto che merita di essere tutelato e valorizzato. Progettato da Ulisse Stacchini, già architetto della Stazione Centrale di Milano, e inaugurato nel 1916, sebbene i lavori si siano protratti nel decennio successivo, esso ospita monumenti dai primi decenni del Novecento a oggi, insieme a quelli più antichi, di fine Ottocento, provenienti dal soppresso cimitero di San Gregorio. I saggi accolti in queste pagine ripercorrono il contesto storico e le vicende costruttive del cimitero, offrendo altresì una puntuale descrizione storico-artistica delle opere scultoree più rilevanti realizzate da illustri artisti come Luigi Crippa, Luigi Secchi, Ernesto Bazzaro, Eugenio Bajoni, Gerardo Bianchi, Giannino Castiglioni, Emilio Agnati, Silvio Monfrini, Ettore Cedraschi, Riccardo Pitter, Francesco Messina, Enrico Pancera, Francesco Somaini, Antonio Sant’Elia, Geminiano Cibau, Felice Guidotti, Michele Vedani e, dell’ISIA di Monza, Arcadio Pinton, Alfonso Bisesti ed Ermanno Pittigliani. Nel volume trovano spazio anche le storie di alcune personalità sepolte nel cimitero monzese, che raccontano uno spaccato di storia cittadina. Chiudono la pubblicazione due approfondimenti dedicati alle tradizioni funerarie antiche sia nel territorio monzese sia, con uno sguardo più ampio, nelle diverse culture del mondo.
Ho vinto il Festival di Sanremo. Storie di vita e di musica raccontate da chi il Festival lo ha vinto
Marco Rettani, Nico Donvito
Libro: Libro rilegato
editore: la Bussola
anno edizione: 2025
pagine: 448
Tanto si è detto e tanto si è scritto a proposito del Festival di Sanremo, la rassegna canora che più di tutte ha incarnato il concetto di musica e di spettacolo all'italiana. L'idea iniziale era quella di raccontare Sanremo attraverso l'esperienza degli artisti coinvolti, ma andando avanti con il lavoro ci siamo accorti che stava accadendo l'esatto contrario e che, attraverso Sanremo, stavamo raccontando la vita di quegli stessi artisti. Questo anche grazie all'approccio dei protagonisti, che si sono concessi a briglia sciolta, ripercorrendo con noi una fetta importante della loro carriera. Trentaquattro vincitori della kermesse ci fanno salire su quel palco dove le loro storie si sono avvitate al Bel Paese che cambiava e continua a cambiare, proprio come sottolinea Pippo Baudo nella sua lettera rivolta alla manifestazione: «Tu sei molto più di un semplice Festival, ti ho sempre considerato un rito collettivo. Davanti al tuo sipario che si spalanca l'Italia si ferma, ascolta e si ritrova. Sei come un lunghissimo Inno di Mameli, il cui vero titolo non a caso è Il canto degli italiani, che accompagna questa grande festa nazionale della quale tutti parlano, bene o male che sia, anche chi professa di non averti mai seguito. Sei specchio della nostra società, ne rifletti gioie e dolori, in tutte le sue declinazioni ed evoluzioni».
La Scala. Architettura e città
Pierluigi Panza
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 296
Nel volume "La Scala. Architettura e città", Pierluigi Panza racconta la storia architettonica del Teatro alla Scala, dalla nascita con Giuseppe Piermarini agli scenari attuali con Mario Botta a quelli futuri. Il teatro è sempre stato specchio delle trasformazioni della città, della società, del gusto e le ha, a sua volta, determinate. La pubblicazione, edita da Marsilio Arte, ripercorre la storia dell’edificio dai tempi di Maria Teresa d’Austria a quelli di Napoleone, poi del Regno d’Italia e della Repubblica. Rispetto per la storia e spirito di innovazione sono stati gli elementi dello sviluppo del teatro attraverso trasformazioni strutturali, tecniche ed estetiche che lo hanno mantenuto fedele alla propria identità, pur modernizzandosi e modellandosi ai riti e ai costumi dei tempi. Nella prefazione, Dominique Meyer sottolinea il perfetto equilibrio tra sobrietà e opulenza, nonché l’efficienza tecnica di un luogo che ha contribuito a rendere Milano un raffinato e prestigioso polo artistico-culturale nel panorama europeo. Meyer instaura un parallelismo tra la società milanese, «più preoccupata del fare che dell’apparire», e la struttura architettonica dell’edificio. Il volume, introdotto da Mario Botta, si articola in 11 capitoli, che ripercorrono più di tre secoli di storia: costruito nel 1776, il Teatro nasce a seguito di due distruzioni e due rifiuti. La prima distruzione fu accidentale – l’incendio del teatro che sorgeva all’interno di Palazzo Ducale (poi chiamato Palazzo Reale), la seconda fu voluta – la decisione di abbattere la chiesa di Santa Maria alla Scala. I rifiuti furono quelli di Luigi Vanvitelli e Christoph Willibald Gluck, i quali permisero l’arrivo alla corte di Milano, rispettivamente, di Giuseppe Piermarini (1734-1808) e Antonio Salieri (1750-1825). Il racconto di Panza prende in esame le tappe fondamentali e le vicissitudini del Teatro, passando per l’epoca risorgimentale e romantica, il Novecento sino alla contemporaneità. Particolare attenzione è dedicata all’ultimo ventennio, caratterizzato da continue opere di ammodernamento, restauri e ampliamenti. Durante l’intervento di realizzazione del 2002 e 2004 Mario Botta ha realizzato i due nuovi volumi dell’ellisse e della torre scenica, mentre l’interno è stato oggetto di un restauro conservativo e del rifacimento del palcoscenico. Ora si sta concludendo la seconda fase dei lavori, con gli ammodernamenti che richiede la società globale e con l’apertura della nuova torre su via Verdi, all’interno della quale la Sala prove dell’orchestra è uno scrigno alto quattordici metri, posto a meno diciotto dal livello stradale. Il volume è arricchito da un cospicuo corredo fotografico e didascalico, indispensabile per comprendere l’evoluzione di un edificio: schizzi, disegni, bozze di progetti, fotografie degli esterni e degli interni, rendering sono alcuni degli strumenti adoperati per rendere la pubblicazione un vero e proprio omaggio a quello che Stendhal definiva «il più bel teatro del mondo».